default_mobilelogo

Newsletter

Vuoi ricevere una notifica quando sono disponibili nuovi contenuti sul nostro blog? clicca qui

ALL'ANTIGONE ETERNA

L’azione più efficace che tutti possiamo compiere, uomini e donne, è l’azione individuale, quella dell’uomo che si rivolge all’uomo, dell’anima che si rivolge all’anima, l’azione che si compie con la parola, con l’esempio, con tutto l’essere.

Un’azione del genere, donne d’Europa, non la praticate a sufficienza! Cercate oggi di arginare il flagello che divora il mondo, di combattere la guerra: è un bene, ma è troppo tardi. Avreste potuto, avreste dovuto combattere questa guerra nei cuori di quegli uomini, prima ancora che scoppiasse. Non conoscete abbastanza quale sia il vostro potere su noi uomini. Madri, sorelle, compagne, amiche, amate, dipende proprio da voi, se lo volete, plasmare l’anima dell’uomo. Quando è bambino, lo tenete tra le braccia; e l’uomo resta sempre un bambino vicino alla donna che rispetta e che ama. Guidatelo! - Se oso servirmi di un esempio personale è perché ciò che ho di buono, o di meno cattivo, lo devo ad alcune di voi.

Se io, in questa tormenta, ho potuto conservare la mia fede incrollabile nella fraternità umana, il mio amore per l’amore e il mio disprezzo per l’odio, è merito di alcune donne. Ne nomino solo due: mia madre, cristiana, che sin dall’infanzia mi fece dono del senso dell’eterno, e della grande donna europea Malwida von Meysenburg[1], l’idealista pura, la cui serena vecchiaia fu l’amica della mia adolescenza. Se una donna può salvare l’animo di un singolo uomo, perché voi tutte non salvate le anime di tutti gli uomini? Senza dubbio perché troppo poche di voi si sono ancora salvate. E allora, cominciate da lì!

La questione più urgente non è la conquista dei diritti politici (sebbene non ne disconosca l’importanza pratica). La più urgente è la conquista di voi stesse. Smettete di essere l’ombra dell’uomo e delle sue passioni d’orgoglio e di distruzione. Abbiate la visione chiara del dovere fraterno della compassione, dell’aiuto reciproco, dell’unione tra tutti gli esseri: questa è la legge suprema che occorre prescrivere, ai cristiani, che sono la voce di Cristo, agli spiriti liberi, che sono la voce della libera ragione.  

E invece quante di voi in Europa sono prese oggi dallo stesso turbine che trascina gli spiriti degli uomini e, invece di rischiararlo, aggiungono la loro febbre al delirio universale!

Per prima cosa, stringete la pace tra di voi! Strappate da voi lo spirito del combattimento cieco. Non mischiatevi con i lutti. Non è facendo la guerra alla guerra che la sopprimerete, ma è salvaguardando il vostro cuore dalla guerra, salvando dall’incendio l’avvenire che è in voi. Ad ogni parola di odio tra i combattenti, rispondete con un atto di carità e d’amore per tutte le vittime. Siate, con la vostra sola presenza, la calma condanna inflitta allo smarrimento delle passioni, il testimone il cui sguardo lucido e pietoso ci fa arrossire per la nostra follia! Siate la pace vivente in mezzo alla guerra – l’Antigone eterna, che rifiuta l’odio e che non sa più distinguere tra i fratelli nemici, finché soffrono.

Luglio 1915

Ucraina 2022 @Ansa

Questo appello pacifista dello scrittore francese Romain Rolland (1866-1944, traduzione mia), premio Nobel per la letteratura nel 1915, fu pubblicato durante l’infuriare della guerra mondiale prima a Londra, poi, l’anno dopo a Ginevra (vedi immagine sotto). Lo scopo era ottenere un armistizio per la sepoltura dei morti. L’idea del ruolo politico della donna di questa pagina non può corrispondere alla nostra: le donne oggi guidano i governi e le istituzioni, rivestono anche importanti ruoli militari e nei servizi segreti. Per Rolland, le donne sono invece ancora ‘angeli del focolare’, che però le necessità della guerra avevano emancipato e che dovevano uscire dalle loro case per sostituire gli uomini al fronte o aiutarli negli ospedali militari. Le immagini di questi giorni, delle madri ucraine e russe che cercano un ponte per poter seppellire i loro morti, delle mamme che portano in salvo i figli piccoli, delle musiciste che suonano nei campi degli sfollati o nei rifugi, rendono questo appello, emotivamente e non solo, purtroppo del tutto attuale. (S.F.)

Scrive George Steiner: «Per Romain Rolland, come per il Tiresia di Sofocle, ma su di una scala molto più grande, la nudità dei morti tra i fili spinati significava un oltraggio non solo all’umanità, ma all’ordine cosmico. Più specificamente, significava il crollo degli ideali e della dominazione maschili in un mondo impazzito. Solo le donne potevano ormai salvare l’umanità dall’uomo.»

Le immagini sono tratte dal sito dell' ANSA, che ne detiene i diritti: https://www.ansa.it/sito/photogallery/primopiano/2022/02/24/ucraina-le-migliori-foto-del-giorno_423961c8-1ecd-4dee-b7fc-fb7123d1c90c.html

Ucraina 2022 @Ansa

 

[1] Malwida von Meysenbug (1816-1903), nata a Kassel da una famiglia borghese nobilitata per servizi resi al governo, partecipò alla rivoluzione del 1848. Nel 1852 scelse l’esilio perché non sopportava più la sorveglianza della polizia. Viaggiò in tutta Europa, fu nei circoli degli esuli politici, conobbe alcuni dei maggiori intellettuali europei. Nel 1869 pubblicò in francese la prima versione delle sue Memoiren einer Idealistin (Le memorie di una idealista), a cui fece seguito una versione ampliata (1876). Nel 1898 pubblicò un secondo libro autobiografico (Lebensabend einer IdealistinIl crepuscolo di una idealista) che intendeva essere una prosecuzione del primo. Visse gli ultimi anni della sua vita a Roma – si era stabilita in Italia sin dal 1861 – dove morì il 26 aprile 1903: fu sepolta nel cimitero di Testaccio. Vedi in italiano una scelta dalla sua opera principale: Il mio Quarantotto. Emancipazione della donna e libero pensiero dalle «Memorie di una idealista», a cura di Monika Baár, Edizioni Spartaco, Santa Maria Capua Vetere. Con Romain Rolland intrattenne un intenso rapporto intellettuale, quando ormai era settantenne e Rolland appena ventitreenne, dal 1890 sino alla morte di lei. Resta l’epistolario della loro amicizia, a cui lo scrittore attribuì un’importanza decisiva per la propria formazione.

Ucraina 2022 @Ansa