Abstract
Il contributo è la trascrizione del dialogo tra Mario Martone e Giorgina Pi coordinato da Massimo Fusillo e tenutosi presso l’Angelo Mai di Roma (22 marzo 2022). In esso è mostrata la genesi delle loro diverse riscritture del mito di Filottete. Martone spiega come, dopo l’esperienza nell’avanguardia, abbia scelto questa tragedia per la sua dimensione politica, concentrandosi sulla figura di Neottolemo come emblema di una “seconda generazione” post-eroica schiacciata dal confronto con padri mitici. La sua opera integra citazioni antiche e moderne per riflettere sul passaggio “dal resistere all’esistere”. Pi descrive invece il suo avvicinamento a Filottete attraverso il lavoro sul mito di Tiresia e un progetto sulla memoria del G8 di Genova. La sua riscrittura trasforma il protagonista in figura femminile, ispirandosi ad Adrienne Rich, e sposta l’ambientazione a Makronisos, campo di concentramento per antifascisti greci. Entrambi i registi condividono una riflessione sulla “malinconia politica” contemporanea e sul potenziale del teatro come spazio per sperimentare nuove parole che possano leggere i conflitti attuali in modo intersezionale.

TQuesto lavoro è fornito con la licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale.
Copyright (c) 2025 Array