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Immaginare impensabili ritmi del tempo nonostante una serratura (das Schloss). Muoversi nello spazio di un castello (das Schloss), nella ostinata ricerca di pace. Musica (Peace Piece).
Comme ces longs rayons dorés du soir qui laissent
le monde un peu plus large et plus pur après eux,
sous le trille exalté d’une grive, je peux
m’en aller maintenant sans hâte, sans tristesse:
tout devient transparent. Même le jour épais
s’allège et par endroits brille comme une larme,
heureuse entre les cils de la nuit qui désarme.
Ni rêve ni sommeil. Plus d’attente. La paix.
Come quei lunghi raggi dorati della sera che lasciano
il mondo un po’ più grande e più puro dietro di loro,
sotto l’euforico trillo di un tordo, posso
andar via, adesso, senza fretta, senza tristezza:
tutto diviene trasparente. Anche la giornata pesante
diventa più leggera e a tratti brilla come una lacrima,
felice tra le ciglia della notte disarmante.
Né sogno né sonno. Non più attesa. La pace.
(Tombeau de Bill Evans (Peace Piece), 1985, di Jacques Réda, poeta e critico musicale, che scrisse questa poesia ispirandosi a Peace Piece di Bill Evans, brano scelto da Senza Confini Di Pelle per Schloss ).
Il testo che accompagna il video e la traduzione della poesia sono di Raffaella Viccei.
Senza Confini Di Pelle è un progetto di sperimentazione sul linguaggio delle arti performative nato a Torino nel 2002. Il nucleo di Senza Confini Di Pelle è composto da Dario La Stella e Valentina Solinas. Ogni lavoro è uno studio critico sul mondo contemporaneo attraverso l’elaborazione di contenuti politici ed elementi performativi.
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