In questo tempo di violenze, oltraggi, scissioni, conflitti e dolore, Theater of War Productions ha condiviso una performance virtuale, eseguita dal coro di Antigone a Ferguson , diretto dal compositore Phil Woodmore e guidato dalla straordinaria De-Rance Blaylock. Si può ascoltare qui.
Antigone a Ferguson è un progetto, che unisce il testo di Sofocle alle musiche corali composte appositamente per questa performance, progetto nato a ricordo del diciottenne afroamericano Michael Brown, morto dopo essere stato colpito dai proiettili di un poliziotto bianco il 9 agosto 2014. L'omicidio suscitò proteste sia pacifiche che violente a Ferguson, la città dove accadde il fatto, nel Missouri, tanto che fu necessario l'intervento delle squadre speciali e dichiarato lo stato di emergenza, militarizzando la zona: l'episodio è tornato prepotentemente alla memoria in questi giorni sconvolti dalle proteste per la morte di George Floyd, e adesso che sta iniziando il processo in una Minneapolis blindata.
Antigone a Ferguson fu pensata nel 2016, come performance in memoria, grazie alla collaborazione del Theatre of War Productions e i cittadini di Ferguson, in primo luogo il corpo docente e gli insegnanti della scuola superiore, la Normandy High School, dove il ragazzo si era appena diplomato appena prima di venire ucciso. I materiali del progetto e delle sue più recenti rivisitazioni si trovano qui.
Nei giorni di nuove, inaudite violenze, mentre dilaga ancora la pandemia, Theater of War Productions ha condiviso i cori di quella speciale Antigone, per l'analogia tra le situazioni, ma anche per il messaggio più generale che il ripensamento del mito di Antigone e della tragedia di Sofocle può significare proprio oggi.
Nel video di Theater of War Productions, oltre a cantanti e musicisti professionisti, compaiono educatori, studenti, attivisti, assistenti sociali, membri della comunità religiosa e agenti di polizia di St. Louis e New York, che si esibiscono insieme per sollecitare le coscienze, per indurre tutti ad aprire un nuovo confronto urgente sul razzismo e sulla violenza di genere: oggi più che mai si ha bisogno di parole incisive, scomode, inedite, che possano provocare un cambiamento radicale.
La canzone I'm Covered (Sono protetto), scritta da Phil Woodmore specificamente per il progetto Antigone a Ferguson, è intesa come un inno catartico di guarigione a chiusura della performance: dunque come risposta collettiva alla violenza, all'indignazione, alla discordia e al lutto, che gli spettatori rivivono attraverso le parole della tragedia di Sofocle. "Ogni sera che, alla fine dello spettacolo, canto con gli altri I’m covered ", ha dichiarato De-Race Blaylock, " è il mio modo di 'proteggere' il mio studente Michael Brown" . La solista era, infatti, tra gli insegnanti del ragazzo.
Nell'invitare a condividere questo video, Theater of War Production esprime la speranza che, guardandolo, tutti possano sentirsi ‘protetti’ , se non da un potere superiore o da Dio, dall'umanità, dallo spirito di solidarietà e dalla speranza, che sono al centro della canzone.
I’m covered si propone al canto, all'interpretazione e alla discussione, perché possa confortare gli afflitti e affligere chi, invece, si volta dall'altra parte.
Ecco il testo del canto gospel che si può ascoltare anche qui.
I’m covered,I’m covered, I’m covered
In the precious blood of the Lamb.
My God, my Rock,
In whom I trust
I take refuge in You,
You are my shield, my Saviour
I will call upon the Lord
Who is worthy to be praise:
And he saves me from my enemies
No weapon, forged against me shall prosper
When I’m in Need, you are always there
When the Storm of life is raging,
When the enemy surrounds me
My God will cover me
When I’m in trouble
When I’m lonely
My God will cover me
Oh, greater is He
Who is in me
Than He who is in the World!
Yes Yes
Thanks God, I’m covered
Thanks God, I’m covered by his blood
I’m covered by His grace
I’m covered by His power
Covered by His faithfulness
He’s been so faithful
Yes, Yes
I’m covered